giovedì 31 dicembre 2009


Il principio di reciprocità introdotto nel 1942 - contenuto nell’art. 16 del Codice civile - è un vero e proprio strumento giuridico di integrazione. Secondo questo principio lo straniero è titolare in Italia di diritti civili, a condizione che il cittadino italiano sia ammesso agli stessi diritti nel Paese straniero di riferimento.

Questo principio serve a difendere i propri cittadini all’estero con strumenti di rappresaglia giuridica, ma è valido ed efficace solo se lo stato controparte rispetta le stesse logiche.

Nel 1998 con la legge Turco-Napolitano si stabilisce che tutti gli stranieri regolari in Italia sono esentati da tale principio.
A seguito della globalizzazione dell’intera economia mondiale, sono sorte numerose problematiche relative all’immigrazione, quali ad esempio:
-il problema dell’impiego nei pubblici esercizi: questo tipo di mercato è ampio e necessita di manodopera anche straniera (ad es. c’è una grande carenza di personale infermieristico negli ospedali).

Gli immigrati che lavorano di fatto in questo settore esistono, ma non possono essere assunti come personale di ruolo - al massimo possono dipendere da cooperative;
-la gestione degli stranieri di seconda generazione, ovvero coloro che sono nati in territorio italiano dall’unione di genitori stranieri;
-l’esclusione al voto del cittadino straniero regolarmente residente in Italia alle elezioni amministrative.


P.s. tratto da AVOICOMUNICARE.

1 commenti:

Joyce Abdala Bandeira ha detto...

Ciao cara!!!! E`bellissime scrivere qualcosa sentendo John Lenon!!!! TANTISSIMI AUGURI DE BUON ANO!!!! Un bellissimo 2010!!!!

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