giovedì 31 dicembre 2009


Il principio di reciprocità introdotto nel 1942 - contenuto nell’art. 16 del Codice civile - è un vero e proprio strumento giuridico di integrazione. Secondo questo principio lo straniero è titolare in Italia di diritti civili, a condizione che il cittadino italiano sia ammesso agli stessi diritti nel Paese straniero di riferimento.

Questo principio serve a difendere i propri cittadini all’estero con strumenti di rappresaglia giuridica, ma è valido ed efficace solo se lo stato controparte rispetta le stesse logiche.

Nel 1998 con la legge Turco-Napolitano si stabilisce che tutti gli stranieri regolari in Italia sono esentati da tale principio.
A seguito della globalizzazione dell’intera economia mondiale, sono sorte numerose problematiche relative all’immigrazione, quali ad esempio:
-il problema dell’impiego nei pubblici esercizi: questo tipo di mercato è ampio e necessita di manodopera anche straniera (ad es. c’è una grande carenza di personale infermieristico negli ospedali).

Gli immigrati che lavorano di fatto in questo settore esistono, ma non possono essere assunti come personale di ruolo - al massimo possono dipendere da cooperative;
-la gestione degli stranieri di seconda generazione, ovvero coloro che sono nati in territorio italiano dall’unione di genitori stranieri;
-l’esclusione al voto del cittadino straniero regolarmente residente in Italia alle elezioni amministrative.


P.s. tratto da AVOICOMUNICARE.

mercoledì 30 dicembre 2009



Una corrente di sguardi
mi ha imprigionata in una piramide reticolata
dalla quale comunico con te solo attraverso le mie dita sottili

Tu riesci a vedermi

Sento i tuoi occhi
Sprofondano avidi nella voragine che
come un fiore carnivoro
si schiude nelle mie pupille
ogni volta che tu ti avvicini

martedì 29 dicembre 2009


Voglio segnalare un sito molto importante, un vero patrimonio di storie, Storia e conoscenza.
Sto parlando di www.olokaustos.org che come potrete rendervi conto può assorbire molte ore di lettura e di riflessione. Lo sappiamo infatti, è cronaca di questi giorni, il trafugamento della scritta "Arbeit Macht Frei", parole derisorie e traboccanti di scherno. C'è chi sostiene che si sia trattato di un oltraggio alla memoria, chi come il prof. Portelli, di un eccesso di memoria che sottende il delirio di obnulamento delle memorie condivise.
Io, personalmente, non trovo una risposta tout cour.
L'unica cosa che so, e che vivo con certezza nella mia stessa persona, è che conoscere, sapere, leggere, informarsi, oltre ad essere azioni "virtuose", producono effettivi nuovi percorsi neuronali, espandendo la nostra rete di saperi e di sensibilità. Persone con questa forma mentis, riterrebbero questa escalation di atrocità solo il frutto di menti inferiori.
P.s. Spingiamo i curatori del sito a lavorarci! :-)

sabato 26 dicembre 2009


Oramai lo so: la Letteratura mi chiama col canto ammaliante delle sue parole, mi seduce e mi abbandona. Ormai lo so, e me ne faccio una ragione. E visto che il 24 dicembre (sera), mi appropinquavo ad accendere la tv, secondo un gesto abituale quanto deprimente, e la tv in questione ha deciso di scoppiare (letteralmente), io ho preso il tutto come un segnale inviatomi dal bibliotecario della Biblioteca di Babele (personaggio non esistente, prego) ed ho deciso di
infliggermi una sfida con la S e la F maiuscole:
LA SFIDA DEI 100 LIBRI DA LEGGERE IN UN ANNO.
Regolamento (che è un working in progress e si accettano suggerimenti)
1. I libri da leggere entro il 26/12/2010 devono essere 100.
2. In caso di perdita, Suomii si impegna a regalare i libri fino a quel momento acquistati
e letti a chi ne farà richiesta.
3. In caso di vittoria, Suomii si sentirà autorizzata a darsi un pò di arie fino al 26/12/2011.
Continue....

giovedì 24 dicembre 2009



Nel nostro blog non può mancare il testo di una canzone storica che è il sogno a cui ambire!!!!!!!!

IMAGINE
John Lennon


Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky

Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can

No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer

But I'm not the only one
I hope someday you'll join us

And the world will live as one

mercoledì 23 dicembre 2009


Ammanta silenziosa i principi di natura

Un ossimoro eccellente

Fredda

Bianca

Eppure così emotivamente gratificante


Vorrei segnalare il progetto teatrale dell’Associazione Historia "Armi Leggere - Bambini Soldato", sostenuto da Andrea e Ennio Morricone, attori come Silvio D'Amico e direttore artistico Roberto Raciti.
Lo spettacolo "di denuncia", porta in campo, tramite testimonianze, la realtà devastante di bambini DI TUTTO IL MONDO che non solo vestono un ruolo da adulti, ma soprattutto lo rivestono nell'opera peggiore che l'uomo possa mettere in scena: la guerra!!!!
Lo spettacolo si terrà oggi 23 dicembre presso la sala Solferino della Crocerossa di Roma per sostenere il progetto "Orfani d'amore" della Onlus Soleterre. Ancora una volta l'arte scende in campo per dare voce ai diritti umani e ci aiuta a riflettere!!!
La voce dell'arte, l'unica che riesce ad arrivare a tutti i cuori, perché non parla alla mente, ma alla sensibilità e umanità degli esseri umani.. insite nella vita di ognuno, senza quindi dipendenza da età, etnia o ideologia...

Il progetto della Onlus è rivolto alle bimbe e le ragazze della Costa d'Avorio orfane di guerra e non solo!
Giovanissime che vivono senza una casa, un'istruzione e costrette alla prostituzione. L'Onlus già da tempo in Costa D'Avorio cerca di garantire cure, istruzione, assistenza sanitaria e psicologica a queste ragazze, insomma cerca di dare gli strumenti per INIZIARE A VIVERE e CREDERE nella VITA .
Ecco alcuni dati sulla realtà da cui "partono": Il tasso di scolarità non
supera il 40%, la mortalità infantile è del 17 per mille, la diffusione dell’HIV è stimata
superiore al 7% e quasi metà della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno.






























Saluto quello che è considerato il più importante pittore greco moderno, Yannis Moralis, deceduto domenica scorsa.
Moralis fondò il "Gruppo Armos", spingendo i tradizionali tempi popolari greci verso l'avanguardia che ha uno dei suoi più importanti rappresentanti in Matisse.
Importante anche la fase ispirata al costruttivismo e alla scuola tedesca del Bauhaus.
P.s. Negli ultimi anni della sua vita, Moralis si è dedicato soprattutto alle illustrazioni dei libri per i grandi poeti greci come George Seferis e Odysseas Elytis.

martedì 22 dicembre 2009


Voglio segnalarvi l'uscita di una nuova collana della casa editrice Rizzoli chiamata "Prima Persona". Il progetto editoriale ha catturato la mia curiosità perchè ogni libro si presenta come una monografia di una vita, di un'esperienza, di una testimonianza.
Qualche esempio: la storia di Carla Verbano, la madre di Valerio Verbano, ucciso nel 1980 mentre conduceva un'inchiesta sul terrorismo nero, oppure la ferrea volontà di William Kamkwamba il quale, in seguito ad una feroce carestia in Malawi, studia da autodidatta un manuale di ingegneria, costruendo un mulino e portando l'elettricità al suo intero villaggio.
More info, qui
..c'è un'iniziativa bellissima sostenuta da Amnesty International tra il 16 dicembre 2009 e il 10 gennaio 2010 tramite la quale è possibile inviare un messaggio di auguri a prigionieri in cella e suoi familiari. Si tratta di persone di tutto il mondo che soffrono a causa di violazione dei diritti umani, come persone in carcere per aver sostenuto manifestazioni di pace e denuncia o persone condannate a morte per furto senza diritto di appello.

L'incanto, che questa iniziativa realizza, è dato dal fatto che questi messaggi mettono in contatto il cuore di persone da tutte le parti nel mondo, solo tramite parole di auguri e solidarietà, parole cuore a cuore tra esseri umani senza riferimenti religiosi o politici, ma solo messaggi umani dove al centro di tutto ci sono i diritti umani.
Una bella sfida rompere il proprio guscio, il giudizio e cominciare nel riconoscere che la violazione dei diritti umani non è giustificabile, MAI. La sofferenza è nel cuore di chi alimenta il rancore, mentre il dialogo serve a creare una corrente che scioglie ogni focolare di conflitto, quello stesso focolare che porta alla guerra. Vincere sul proprio rancore, considerare "l'altro" non come un nemico, ma come essere umano, può solo che fare bene alla NOSTRA vita e così all'umanità intera; questo a prescindere da "chi è" o "cosa ha fatto" l'altro.

lunedì 21 dicembre 2009


Il nuovo film di Ken Loach è una storia che parla di Amicizia (maschile) e del fattore positivo
generato dai miti moderni. Lo scenario è quello grigio-sfumato dei quartieri popolari inglesi, nel quale si muove il protagonista Eric, depresso per la fine della sua più importante storia d'amore.
Questa premessa è funzionale alla storia per far si che Eric, attraverso un complesso gioco di proiezioni, riuscirà ad uscire dal suo isolamento psicologico, comunicando con il suo exempla, l'uomo che lui avrebbe voluto essere, il giocatore Eric Cantona.
Cantona, uomo controverso e geniale nella sua capacità di gioco, invecchiato benissimo :-))),
si rivela come lo scopritore di possibilità, o meglio come colui che aiuta Eric a riflettere sulle enormi possibilità presenti nella vita in ogni attimo, come ad esempio radersi (che non è poco per Eric abbacchiato).
E' un film corale, a più voci, a più visi dove, attraverso la storia del protagonista, veniamo introdotti nella cultura anglosassone, con le sue trasferte per le partite di calcio, i pub dove scorre birra, la violenza delle classi più povere, e, innalzandosi dal grigiore quotidiano, gli universali valori di amore ed amicizia.
(foto tratta dal sito www.viaggiareleggeri.com)

...spesso troppo spesso viviamo nella lamentela, abbiamo qualcosa ma ne vorremmo di più o vorremmo altro..ci ritroviamo di fronte a dei problemi che sono solo i nostri problemi, la nostra vita diventa il nostro problema e piano piano il nostro cuore si inaridisce e la vita si chiude!
Invece la vita è molto di più, quel problema visto con una visione diversa diventa un particolare, uno dei tanti che caratterizza la vita..è vero ci sono problemi davvero laceranti e angoscianti, di fronte i quali le parole possono anche irritare, bei discorsi difficili da applicare se le cose non vanno..MA..

basta cominciare, da subito dai particolari da ogni piccola cosa, cambiare atteggiamento..

Non siamo solo noi e i nostri problemi, ma la vita in ogni suo fluire e rifluire permea tutto e tutti; se facciamo entrare nel nostro cuore anche la vita degli altri la nostra stessa vita si apre, la nostra visuale si eleva e i nostri problemi come i macigni visti dall'aquila diventano puntini.

Spesso dietro delle cose per qualcuno scontate c'è la vita di qualcun altro, questo il caso della popolazione che vive sul lago-fiume Tonlé Sap, in Cambogia. Questo lago è considerato il pù grande lago del sud-est asiatico, dichiarato riserva della biosfera dall'Unesco; è la casa per molte persone che vivono su palafitte, si spostano secondo la piena del fiume, vivono di pesca e piscicoltura fatta con gabbie cintate da bambù.
Vivono letteralmente nell'acqua.
Oltre il 70% di questa popolazione non ha accesso all'acqua potabile ed è vittima di diarrea sintomatica per ingestione di acqua malsana, infezione che uccide oltre 4.500.000 persone all'anno.
Eppure la loro attività è fondamentale per la vita di molte altre persone, copre più del 60% del pescato nazionale e il 75% del fabbisogno di proteine animali.

Sicuramente il lavoro di questa popolazione e il loro guadagno non ripagherà mai il loro "sacrificio", ma credo sia importante almeno rendergli onore facendo conoscere la loro realtà.

venerdì 18 dicembre 2009


...riflettevo..che rabbia...continue incomprensioni con mia madre, come sempre pronta al giudizio, a farmi sentire non adatto, che non faccio abbastanza.. non faccio le cose giuste per la mia vita..e.. il mio istinto era attaccarla...
poi invece mi son imbattuto in una serie di foto di Giuliani, bellissime e pubblicate anche in un articolo da repubblica.. storia di donne, madri, figlie.. ma ribadisco soprattutto storia di donne.. in queste foto si vede, si respira, si assapora la forza incontestabile che hanno le donne..scorrendo le foto si viene avvolti e riscaldati dal loro cuore.. donne meravigliose.. innata la loro capacità di sopportazione.. genetica la loro capacità di dare "vita".. l'unione di donne può smuovere anche quel pachiderma che si chiama guerra e proprio partendo da questo trovare la spinta per riemergere. Eh sì, perché siamo a Kabul, in Afghanistan.
In una condizione in cui sarebbe facile crollare schiacciati dalla disperazione e dalla paura, queste donne trovano il coraggio così come sono, nella loro semplicità,ma grande umanità di ridare vita all'economia della loro famiglia, di ridarne un senso e farla rinascere, partendo da loro, studiando, sostenendosi con dignità..in loro aiuto il progetto Jamila della Fondazione Pangea Onlus chiunque visitando il sito della fondazione può dare il proprio contributo:)))

..e così..ho ripensato a mia mamma...anche lei come tutte le donne ha questo innato istinto di sopravvivenza, di rivitalizzazione e di cura "dell'economia" dei propri familiari... ho sorriso...e l'ho chiamata per darle un saluto e niente attacco!:)











Ogni volta che viene inaugurata una mostra su una civiltà scomparsa, come questa sugli Inca, io rifletto sulla enorme ricchezza che quel mondo perduto ha portato con sè e sulla piccolissima parte di quel mondo che giunge al nostro sguardo attraverso gli oggetti.
In questo caso, gli oggetti parlano di un'estetica magnificente, forse sacerdotale, sicuramente irripetibile.
Museo di Santa GiuliaVia Musei 81/b25121 Brescia
Da lunedì a giovedìore 9.00 - 19.00Da venerdì a domenicaore 9.00 - 20.00
Numero Verde 800 775083
P.s. Chi l'ha vista, ha detto che è bellissima!

giovedì 17 dicembre 2009

Il pianeta terra è di tutti... la vita di ogni individuo non è disgiunta dal suo ambiente..
Qualsiasi azione mettiamo e facciamo nei confronti del nostro pianeta è direttamente collegata alla nostra vita.. un individuo che inquina ha sicuramente una vita "avvelenata" e allo stesso modo un individuo avvelenato da sentimenti di avidità, collera..tenderà a creare attorno a sè un ambiente "avvelenato"..non curarsi del pianeta in cui viviamo equivale a non curarsi di noi..non è che se ho casa pulita e fuori c'è lo schifo la mia casa rimarrà a lungo pulita e nemmeno io vivrò bene, visto che l'aria che respiro non è solo quella di casa mia!!!

A tal proposito c'è un'iniziativa molto importante, che fa riferimento a quel che sta succedendo a Copenhagen: domani i leader mondiali si riuniranno per avviare negoziazioni senza precedenti di 60 ore. Inizia una discussione intensa sugli effetti dei cambiamenti climatici e sulle azioni da fare per contenere e ridurre i danni.. sosteniamo la difesa della nostra Terra aderendo a questa iniziativa

mercoledì 16 dicembre 2009

Stamattina mi son svegliato con tanti pensieri, troppe cose per la testa, troppe in giro per casa, negli armadi..nei cassetti.. la vita corre e noi ci riempiamo di cose spesso inutili, per poi comprarne altre e il consumismo va.. e così facciamo con i ricordi, con i dolori, ne rimaniamo attaccati avidamente.. e così il passato diventa il nostro presente. E tutto questo ci rallenta...ci ferma..
Rimanere fermi equivale a non avanzare.

Invece il nostro passato può essere la nostra più grande ricchezza, soprattutto se l'offriamo vestito di parole di incoraggiamento per gli altri usando la stoffa delle nostre esperienze, o come oggetti che dall'oblio di un angolo della nostra casa "traslocano" nelle mani di chi le vede come necessarie..

E così cercando ho trovato.. qualcosa in sintonia con questi pensieri.
Si chiama Kostnix, che in tedesco significa "costa niente"
Si tratta del primo negozio free aperto a Innsbruck nel marzo 2007, da un gruppo di amici.
Miticiii...l'amicizia porta sempre a realizzare idee meravigliose..
L'idea è abbattere il consumismo, ridurre gli sprechi e rispettare così di più l'ambiente. La cosa bella è proprio questa: lo scopo!..creare un "flusso" di scambi..
Eh sì perché nel "negozio" ci son tutti i tipi di oggetti che altri non usano più, invece di essere gettati nella spazzatura vengono messi a disposizione di altri.
Entrando nel negozio si può scegliere gratuitamente ciò che piace, con un limite massimo di 3 articoli al giorno e il divieto di venderli. Come sempre, purtroppo, l'iniziativa è sostenuta solo dal volontariato dei ragazzi che l'hanno creata.. chiunque però, può contribuire .. :)
Nel tempo ne sono sorti altri in Austria, in Olanda, in Belgio e recentemente ho sentito anche in Italia..

martedì 15 dicembre 2009
















Ciondoli come un prezioso amuleto
nelle mie tasche vuote
Solo l'idea di poterti toccare per lenire le ferite
e placare i sussulti del cuore
mi porta indietro di eterni attimi

Potreste mai immaginare il dolcissimo Principe di Monaco, Alberto II,
in grado di far imprigionare un fumettista (Marc Giacone) per le vignette satiriche presenti sul suo sito?
Marc è stato arrestato il 6 agosto 2007, interrogato per ore perchè si sospettava che
facesse parte di un complotto a danno della monarchia.
Riporto questo caso perchè di repressioni a danno di blogger e curatori di siti ne conosciamo per paesi come la Cina, l'Iran, la Siria, meno sapevo dell'Egitto, ma proprio che le voci del web fosssero soppresse nel Principato di Monaco, nel Regno Britannico o in Finlandia non lo sospettavo.
E' importante quindi tenere sott'occhio il sito Threatened Voices che ci offre una mappa in tempo reale delle persone arrestate o il cui impegno su internet è stato soggetto a repressione.


If you plan for a year, plant a seed.
If for ten years, plant a tree.
If for a hundred years, teach the people.

I giovani sono la speranza per il futuro del nostro pianeta, curarsi dei giovani puntando sull'educazione e su un rapporto di fiducia e sostegno reciproci sono il modo migliore per prendersi cura del nostro avvenire.
La nostra società è davvero sconvolta e stravolta dal continuo nascere e spegnersi di riferimenti, miti e pseudo-ideali, che rendono difficile orientarsi e orientare la propria vita. A tutto questo, soprattutto i giovani cercano di aggrapparsi, appaiono disorientati e protagonisti di storie poco rassicuranti.
MA non dobbiamo dimenticare che ci sono tanti altri giovani che stanno già cambiando il nostro pianeta in positivo, che lo stanno migliorando ogni giorno con la grinta e l'entusiasmo che caratterizza i giovani. Questi stessi giovani come un'ondata trascineranno con sè anche gli altri.

Ognuno di noi come giovane deve credere nel proprio potenziale e..
ogni adulto riconoscere nei giovani dei preziosi gioielli e puntare su di loro.

Un esempio fantastico di giovani è la Youth Action for Change, associazione nata dal cuore di una giovane italiana, Selene Biffi, con l'intenzione di collegare i giovani italiani impegnati verso chi ne ha bisogno. Oggi invece è il primo programma internazionale che indirizza nell’impegno sociale centinaia di giovani tra i 15 e i 30 anni in tutto il mondo. Un'associazione apolitica e aconfessionale fatta di volontari che entrano in contatto spontaneamente nel web, tramite network e sostengono corsi gratuiti per consentire ad altri giovani di avere la formazione necessaria per portare il loro aiuto nelle zone più "devastate" del nostro pianeta.
La cosa che sconvolge è, come dice Selene in un'intervista, che l'associazione non riceve finanziamenti da istituzioni e privati, proprio perché alle spalle di tutto questo c'è una giovane e non un adulto di fama riconosciuta.
Selene è direttamente impegnata in Afghanistan, rischiando ogni giorno la sua stessa vita, con un progetto che ha la finalità di creare un altro "manuale per la sopravvivenza"

lunedì 14 dicembre 2009


Che dire di questo bellissimo film? Spettacolo, anzi no, spetttaaaacolooooo :-)))
Vabbè torno seria. Nora Ephron, la sceneggiatrice di C'è posta per te, ha creato due personaggi autonomi e vitali (e questo vale anche per i mariti delle due protagoniste), che
si incontrano (metaforicamente) imparando un linguaggio comune.
Il linguaggio non è solo quello della cucina come sfoggio di abilità personale, ma quello della
capacità di assaporare il cibo, di entrare dentro il gusto delle cose, e per estensione, dentro
il gusto della vita.
Cucinare è, infatti, per Julia Child e per Julia Powell la possibilità di espandere ad una rete di persone (fisica e virtuale) la voglia di amare e sperimentare i propri talenti, con una costanza
tale da produrre per entrambe il successo sperato.
Come dicevo prima, anche i due mariti sono personaggi delineati benissimo dal punto di vista caratteriale ed accomunati dal desiderio di vedere le proprie compagne realizzate, incoraggiandole.
L'ultima cosa: il mondo degli anni'60 di Julia Child poco si adatterà al linguaggio da blogger di Julie che è proprio come me, in questo momento che scrivo. Ansiosa di essere là fuori e comunicare col mondo.
Insomma, un film positivo, semplice eppure profondo, e ironique.
P.s. Meryl Streep for President!


Il lungo arco temporale che parte dal lontano 10.000 a.C e guarda al vicino futuro
del 2012 viene rivissuto attraverso gli occhi ad effetti speciali del regista Roland Emmerich.
Molto (e negativo) è stato detto su questi due film: definiti "pop corn movie" proprio per l'esagerazione di effetti speciali e digitali che farebbero rimpiangere ambientazioni reali.
In realtà, pur nell'indigestione di effetti speciali, sia per quanto riguarda i Mammuth come per la distruzione della California a causa dei cambiamenti morfologici della Terra generati dai fenomeni solari, Emmerich arriva sempre a toccare delle tematiche etiche.
In 10.000 a.C., la vita di una tribù di cacciatori viene sconvolta dall'arrivo di un gruppo di mercanti di schiavi che portano via a Deh'le, il protagonista il suo amore Evelet.
Nell'inseguimento che seguirà, la tribù si unirà ad altre tribù che hanno subìto lo stesso destino.
Il valore etico principale (a parte l'amore che è un clichè) è il mutuo soccorso.
In 2012, l'Apocalisse della Terra, porta un giovane scienziato a farsi una domanda fondamentale:
chi ha diritto ad entrare nelle tre arche supertecnologiche create dai grandi della Terra per salvare l'umanità dall'estinzione? (Domanda tutt'ora aperta)
Insomma, come dirvelo... i film di Emmerich mi piacciono :-)))

domenica 13 dicembre 2009


Devo dire subito che questo libro di Milan Kundera all'inzio non ha prodotto in me un grande entusiasmo: l'intreccio tra i due filoni "temporali" del racconto (un piccolo viaggio dello scrittore-protagonista e di sua moglie in un castello dove, nel '700, una dama coinvolgeva il marito, l'amante n.1 e l'amante n.2, in brevi-lunghe schermaglie amorose) non mi sembrava che servisse alla "causa" del romanzo.
Ma, siccome io sostengo i libri che leggo, sempre e comunque, come creature indipendenti persino dallo stesso autore, e siccome spesso queste creature impiantano nella nostra memoria dei semini (alcune parole, frasi) che germogliano con il tempo, voglio sottolineare due elementi rimasti nella mia memoria.
-Il titolo,"La lentezza"...Kundera lega il concetto di lentezza alla memoria, utilizzando due equazioni della matematica esistenzialista:“C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio… Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria, il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio”.
-Il personaggio del Prof. entomologo che, scopritore di una nuova varietà di mosche, sente un senso di fierezza profonda (nonostante tutti sbaglino sempre a pronunciare il suo cognome impronunciabile) per aver fatto parte della Storia con la "S"maiuscola del suo paese all'Est, sempre confuso con qualche altro paese dell'Est, mi ha portato a riflettere sul fatto che alcune esperienze che percepiamo "epocali" per la nostra vita, e che ci aspettiamo che vengano apprezzate come tali anche dagli altri, perdono il loro alone quando vengono raccontate, quando escono dalla nostra memoria per incontrare un uditorio attento solo per brevi momenti.

sabato 12 dicembre 2009


Solo un grande maestro della musica come Angelo Branduardi poteva concepire un progetto culturale di così ampio respiro da traghettarci, pur perfettamente ancorati al 2009, nella vita
della Serenissima a cavallo tra il '500 e il '600.

Vi assicuro che districarsi nella bolgia mattutina, ascoltando "Che faralla, che diralla", è un'esperienza che travalica il tempo e ci fa rivivere l'atmosfera del tempo, come argonauti da poco usciti dalla macchina del tempo.

Le quattro grandi tematiche affrontate in musica riguardano un uomo del '500 come un uomo del 2009: Destino e Fortuna,Gioco, Spirito, Amore.

La lingua di queste "chansons" è poi molto interessante: non dimentichiamo infatti che il Fiorentino (come dialetto che si eleva a lingua italiana) arriva in Veneto, e qui gli intellettuali veneti se ne innamorano così tanto da volersene appropriare, sezionandolo in grammatica. Quasi a voler insegnare il Fiorentino agli stessi fiorentini, agli altri italiani del tempo e, perchè no, agli italiani del XXI sec.
Angela Yvonne Davis, una delle voci più significative contro il razzismo nell'ambito culturale americano, introduce con una dedica l'inziativa promossa dall'Arci.

Le parole sono:"A coloro la cui umanità è troppo preziosa per essere distrutta dai muri e dalle
sbarre. E soprattutto, a coloro che continueranno a lottare finchè il razzismo non sarà per sempre bandito dalla nostra storia"

L'iniziativa è il calendario 2010 "Italia in bianco e nero" promosso dall'Arci.
Un prezzo davvero irrisorio (5 euro) per un'operazione culturale che fotografa (letteralmente,
grazie all'aiuto di fotografi come Bucca, Ghidelli, Millefiori, Patanè) i colori della società italiana.

venerdì 11 dicembre 2009



La città...in luogo in cui ci muoviamo, guidiamo la
macchina, andiamo in ufficio, passeggiamo per le
strade, ci troviamo nel traffico, respiriamo lo smog,
giriamo per un vicolo e....
...magari si apre una ....
...bellissima macchia di luce.


Sabato 12 dicembre 2009
Galleria Luxardo Roma
Finissage "Scie Luminose"




giovedì 10 dicembre 2009


Qui, il link per leggere il testo in versione italiana






















Le immagini geografiche, puntuali eppure universali, del grande fotografo Steve McCurry.
Leggi l'intervista dei curatori del sito www.yeahlab.it a McCurry.
 

Copyright 2010 Suomii at work.

Theme by WordpressCenter.com.
Blogger Template by Beta Templates.