martedì 12 gennaio 2010

UN GUERRIERO - SOSTENITORE DELLA PACE
In questo momento di "lotte" tra "vite", in quest'epoca in cui è davvero all'ordine del giorno pensare di vivere in una giungla selvaggia e concentrarsi sull'annientamento dell'altro..dove il piede con cui ci sia alza al mattino per molti è il piede di guerra.. voglio dare onore alle parole di un Uomo, un guerriero di vita..
Un Essere Umano che ha lottato nella sua vita non contro gli altri, ma contro l'oscurità che può animare i cuori, ha portato avanti e difeso il sogno della pace nel mondo, credeva negli esseri umani e li rispettava, incoraggiava gli amici nelle loro lotte quotidiane per diventare delle persone di valore e creare una società migliore.
Tutto questo l'ha fatto sempre e ..uno dirà perché lo scrivi, solo come ricordo di una persona cara!?
NO!Scrivo perché, in un'Italia che ancora è teatro di episodi di discriminazione, ho la profonda convinzione, la stessa di Paolo, che aprire la propria vita agli altri, riconoscere il VALORE DELLA VITA STESSA negli occhi di chi ci sta di fronte, permetta a Noi di aprire la Nostra di Vita e di farne sgorgare un potenziale infinito! Potenziale che ci permette di affrontare ogni difficoltà e gioia nel modo migliore...di VINCERE qualsiasi cosa accada..
Per questo riporto delle sue parole, PREZIOSE, come esempio tangibile di quale cuore sviluppa e manifesta un Uomo che tende la sua vita verso gli altri senza distinzioni...
Paolo ha scritto queste parole mentre lottava contro una malattia, su cui ha vinto, perché ha incoraggiato chi gli stava attorno nonostante tutto, perché nonostante tutto non ha disprezzato il valore della VITA.. la malattia l'ha portato alla morte ma lui ha vinto perché non si è fermato, il suo cuore era legato al senso vero della vita..
"Ci sono 1000 pensieri e altrettanti stati d'animo che sopravvivono all'oblio prima che una convinzione
si decida a parlare e diventi chiara e penetrante.

Allo stesso modo, ci sono alcune convinzioni che sopravvivono all'oblio quando i pensieri e le

correlate emozioni sopravvissute mettono a tacere la chiarezza del protagonista e trasformano il

cuore in una comparsa nel palcoscenico della vita.

Questo mi costringe a non cedere alla sconfitta. Perché, alla fine, la tempesta mi insegna a guidare

la barca anche dove affondare è certo.

E proprio l'alternanza delle emozioni e delle convinzioni mi insegna a riconoscere l'umanità della mia

sofferenza e a non disprezzare il cuore nemmeno quando è cupo e inerme.

So infatti che è lo stesso cuore che sa illuminare la notte e placare le onde.Ogni istante è così terribile e meraviglioso, quanto inevitabile"
Paolo - giugno 2006

2 commenti:

suomii ha detto...

Perchè questo post è bellissimo? Perchè Paolo non ha cognome, ma ha parole di significato.

Aras by Sara Cimino ha detto...

Grazie Swomii per questo post e grazie a Paolo.
Illuminare la notte e placare le onde;
Porterò questa frase con me, ho proprio bisogno di una torcia, in molte circostanze e in molte giornate!
Aras

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