sabato 30 gennaio 2010


"Alla confluenza di due mari".

E' questo il titolo della mostra antologica

organizzata a Siena

per consolidare la conoscenza

di un artista,

uomo di crocevia,

Ali Hassoun.





I simboli,
quelli della tradizione islamica
di nascita,
e quelli dell'Occidente di
adozione,
si mescolano.
E...sorpresa sorpresa,
non c'è opposizione.






L'uomo impersonale,
che diviene impersonale secondo
alcuni canoni,
si incontra con lo sguardo un pò
imbarazzato e col grande copricapo
della quotidianità africana,
nella pienezza di una donna morbida
ed adornata.




E in alcune piazze, dove le statue-omaggio ad idee e battaglie ormai non hanno più volto,
in ginocchio, senza mostrare il volto, alcuni uomini pregano.



Ed eccola,
la nuova Venere,
donna del sincretismo
tra
scrittura antica
e
andamento da vip.








La destrutturazione
dei valori occidentali
è guardata con un attimo di
esitazione da una donna
che l'acqua deve ancora andarla
a prendere a piedi.








2 commenti:

Anonimo ha detto...

emozionante!

Miriam ha detto...

Sono approdata per "caso" da queste parti...Ma che meraviglia il tuo blog, complimenti! Questo post è interessantissimo, amo l'Arte e quest'artista lo trovo irresistibile!!!
Ciao, alla prossima, tornerò a trovarti!

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