domenica 13 giugno 2010



Cosa può accadere quando un giornalista è in cerca di una storia?


Il motore iniziale del fim di Joe Wright parte da un'esigenza, che definirei fisiologica, di Steve Lopez, giornalista del Los Angeles Times, di trovare un nuovo argomento per un articolo.


Da un incontro del tutto casuale con Nathaniel Ayers, homeless innamorato della musica, inizierà per Steve un importante viaggio all'interno della solitudine dell'artista divenuto di strada.


L'incontro tra i due sarà complesso, tanto quanto la voglia di Steve di arrivare con la sua scrittura e il desiderio di Nathaniel di suonare per amore della musica.


Il rapporto tra i due personaggi del film è funzionale poi alla rappresentazione di quella città nella città, costituita da quartieri totalmente abbandonati,


dove si trascina la vita violenta ed arresa di circa 90.000 senza tetto.


Non è un film svago. Al contrario, è un film impegnato ed impegnativo. Perchè vedere un film sulla miseria, sul degrado fisico e morale dei suoi personaggi?


Perchè il degrado, oltre ad essere lì dove ci aspettiamo esattamente che sia, è nelle pieghe di un comportamento che sembra caritatevole.


E' nelle scuole che educano all'infallibilità. E' nello sperperìo di tanta vita umana, accompagnata dai suoi talenti nascosti. O non compresi adeguatamente.


Una nota particolare per l'interpretazione di Jamie Foxx. Un attore versatile, un artista totale.


Dall'indimenticabile interpretazione di Ray Charles, per passare alla versione avvocato determinato in "Giustizia Privata",


o giocatore di rugby arrogante in "Ogni maledetta domenica", solo per citarne alcuni, Jamie Foxx, si fa piccolo e grande insieme in questa interpretazione.


Ed attraverso, piccolissimi movimenti degli occhi, rende l'insondabile potere di comunione con la musica.

0 commenti:

Posta un commento

 

Copyright 2010 Suomii at work.

Theme by WordpressCenter.com.
Blogger Template by Beta Templates.