domenica 9 maggio 2010

Fare l'Integrazione è maledettamente difficile. Bisogna essere preparati come educatori a non riversare la frustrazione per i fallimenti su coloro stessi che si vogliono educare.
E' necessario trasformare la difficoltà naturale nel modificare lo status quo, in forza di comunicazione.

Questo è l'intento del film "Freedom Writers". Nato dall'esperienza formativa della prof.ssa Erin Gruwell, la quale decise di insegnare presso la Woodrow Wilson High School di Long Beach, California,dove era in atto un programma di Integrazione Multiculturale.

Ancora una volta, si sottolinea come l'istruzione possa rappresentare lo strumento del cambiamento. Ma non un'istruzione di vecchio stampo.
Si perchè la comprensenza in una stessa classe di persone di etnie diverse (e spesso anche in lotta tra loro), non consente di appoggiarsi su un linguaggio di tipo tradizionale.
I modelli educativi si devono sviluppare, anche inglobando un nuovo linguaggio universale, che accomuni pur nella diversità.

Nella mia ricerca sui film che riguardano l'Integrazione Multiculturale, non poteva mancare Freedom Writers, anche per il potere di cambiamento attribuito alla scrittura.

Ognuno dei ragazzi presenti al corso della Gruwell, infatti, hanno ricevuto un diario (sulle orme del diario di Anna Frank) da scrivere giornalmente per raccontare le loro storie.

Lo scrivere la propria esperienza di dolore ha permesso a questi ragazzi di uscire fuori dal proprio dolore,confrontandosi in maniera quasi oggettiva con la loro vita.


Eccoli i ragazzi del corso di Erin Gruwell, i quali hanno poi fondato con la loro stessa insegnante una Fondazione, affinchè la loro esperienza positiva non rimanesse isolata.
Una piccola critica relativa ai distributori del film: la pellicola è stata distrubuita solo in home video in Italia.
Mentre film come questi, dovrebbero girare in quante più sale possibili, generare dibattiti e confronti.
In Italia, infatti, il problema dell'Integrazione è ancora molto giovane, rispetto agli States.
Si, ma le dinamiche rimangono le stesse.
Quindi, dobbiamo imparare da chi ci è già passato, e può fornire nuovi spunti educativi.
Guardatelo, se lo trovate (altrimenti scrivetemi!)

1 commenti:

Elisa Fabbian ha detto...

Ciao! Bellissima recensione. Ho recentevemente visto questo film per la seconda e sto scrivendo una recensione per un blog d'arte, Mnemosyne Art Blog. Molto bella la locandina! Ha un tocco molto più giovanile e moderno rispetto alle altre versioni. E' una locandina ufficiale? Perché vorrei usarla anch'io per il mio articolo.. Grazie, ciao :)

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