martedì 11 maggio 2010

Nell'ultimo anno, il trend dei suicidi nelle carceri italiane risulta in continua crescita.
Il sovraffollamento e il degrado non consentono ai detenuti dicoltivare alcun tipo di speranza, e molti di loro non resistono ad una prigionia mentale e fisica.

In questo trend negativo, spicca come record positivo nel panorama penitenziario italiano l'esperienza del carcere Due Palazzi di Padova.

All'interno dell'istituto di correzione infatti, grazie ai progetti elaboratidalla Coop. Giotto, ci sono 80 detenuti-lavoratori.

La funzione del lavoro attivo produce risultati davvero sorprendenti:mediamente il 70% degli ex detenuti, una volta usciti, commette reati.La percentuale si abbassa al 20% per coloro che hanno usufruito di misurealternative, e a (udite udite) meno dell'1% per chi ha iniziato a lavorarein carcere.

I detenuti in Italia sono attualmente 66.000. 13.000 sono coloro che lavorano secondo un programma assistito.Solo 750 quelli che lavorano in coopeative che si muovono secondo una logica di mercato.

Come dicevo prima, spicca l'esperienza del carcere di Due Palazzi,dove i detenuti ricevono 900 euro al mese (con i quali possono anchesostenere le famiglie fuori) per assemblare le valigie di Roncato,i gioielli di Morellato, le businesskey Infocert, le biciclette Torpado oppure lavorano per il call center dell'Asl di Padova o per Fastweb.

La possibilità di ritrovare speranza e dignità attraverso il lavoro è fondamentale per tutti, soprattutto per chi sa che la pena non finirà mai .


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