lunedì 19 ottobre 2009

Il grande uomo di Lettere (e Umanesimo, nel senso più espandibile del termine), Claudio Magris, ha ricevuto il Premio per la Pace (onore riservato a scrittori come Hermann Hesse, Suntan Sontag...).
Un'occasione imperdibile per diffondere idee di Integrazione & Pace.

Uno stralcio del discorso:
"La speranza è la più grande virtù, incalza Péguy, pro­prio perché è così difficile — ma appunto perciò necessario — vedere come vanno le cose e sperare che ciononostante domani andranno altrimenti. Talvolta una speranza di luce balena perfino nel cuore di tenebre che sembrano definiti­ve. Nel 1943, dal treno che lo sta portando ad Auschwitz, Aron Lieukant — il quale, a differenza di altri, è ben consa­pevole del suo destino — trova il modo di inviare una lette­ra ai figli, Berte e Simon, nella quale raccomanda loro di non bere bevande ghiacciate quando sono sudati. Rispetto a lui e ad altri come lui, a questa forza e a questa umanità indistruttibile, il Terzo Reich, che si proclamava millenario appare soltanto «una banale Medusa», come scriveva Jose­ph Roth, destinata alla sconfitta; non è durata mille anni, ma dodici, meno del mio scaldabagno."

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