Il grande uomo di Lettere (e Umanesimo, nel senso più espandibile del termine), Claudio Magris, ha ricevuto il Premio per la Pace (onore riservato a scrittori come Hermann Hesse, Suntan Sontag...).
Un'occasione imperdibile per diffondere idee di Integrazione & Pace.
Uno stralcio del discorso:
"La speranza è la più grande virtù, incalza Péguy, proprio perché è così difficile — ma appunto perciò necessario — vedere come vanno le cose e sperare che ciononostante domani andranno altrimenti. Talvolta una speranza di luce balena perfino nel cuore di tenebre che sembrano definitive. Nel 1943, dal treno che lo sta portando ad Auschwitz, Aron Lieukant — il quale, a differenza di altri, è ben consapevole del suo destino — trova il modo di inviare una lettera ai figli, Berte e Simon, nella quale raccomanda loro di non bere bevande ghiacciate quando sono sudati. Rispetto a lui e ad altri come lui, a questa forza e a questa umanità indistruttibile, il Terzo Reich, che si proclamava millenario appare soltanto «una banale Medusa», come scriveva Joseph Roth, destinata alla sconfitta; non è durata mille anni, ma dodici, meno del mio scaldabagno."
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