martedì 29 settembre 2009


"Sono stati invece coloro che hanno saputo osare, che hanno agito, coloro che hanno creato cose - alcuni celebrati, ma più spesso uomini e donne rimasti oscuri nel loro lavoro, che hanno portato avanti il lungo, accidentato cammino verso la prosperità e la libertà.
Per noi, hanno messo in valigia quel poco che possedevano e hanno attraversato gli oceani in cerca di una nuova vita. " (Obama, 20 gennaio 2009)


Che discrepanza tra le parole di Obama e l'idea di respingere in Libia gente arrivata in queste condizioni. Però la domanda fatidica è: "Che fine hanno fatto le vittime dei respingimenti avvenuti in Italia?"
Vediamo le possibili risposte...
A. Vivono agiati nel loro paese, dove ora scorre latte e miele
B. Sono stati accolti da paesi vicini
C. Sono imprigionati nelle carceri della Libia.

1 commenti:

sil ha detto...

Ciao Suomii, se io oggi sono ciò che sono lo devo al fatto che 50-60 anni fa esistevano paesi in cui l'immigrazione era considerata una risorsa e le folle di disperati in fuga dalla miseria europea venivano accolti come esseri umani. Non che sia stata facile per la generazione dei miei genitori e certo non era un mondo privo di pregiudizi. Ma è così ingiusto che si sia completamente persa la memoria di quando noi eravamo loro.
Ciao
silviapotter

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