giovedì 13 agosto 2009



Dio Padre,
perchè gli uomini attentano alla mia vita?

Sono un uomo onesto;
nel mio Paese,
mi rispettano,
le donne della mia famiglia,
ascoltano le mie parole
come se solo benedizione dovessero profondere;
i miei fratelli mi preparano da mangiare,
mi lavano i vestiti e mi appellano
"Sir" signore, eppure nelle mie vene
scorre il loro stesso sangue.

Sono un capofamiglia,
non l'ho scelto, non l'ho voluto.

Si aspettano da me il cibo,
i vestiti, una guida che indichi la
strada da percorrere.

Dio Padre,
sono qui, ora,
lontano dalla mia Terra,
con un pacco di fazzolettini,
ad un angolo della strada,
vicino ad un supermercato.

Devo solo sorridere, per l'ennesima volta,
sorridere umilmente, con il capo leggermente
abbassato, per convincere
quella donna con la spesa a darmi 1 euro.

Dio Padre,sono qui, ora,
tra questi poliziotti, che mi scavano nelle
tasche, che mi chiedono come mi chiamo,
che mi imprimono il dito nell'inchiostro e
mi fotografano di profilo.

Sono peggio di un criminale,
e il mio crimine è vivere.

Dio Padre,
sono qui, ora,
gli occhi aperti sulla vita,
le mani stese e spalancate,
il cuore in tumulto,
pronto alla mia battaglia,
perchè io,
con il respiro pulsante nei polmoni,
sono spinto in avanti,
una freccia che non può guardare indietro,
un bisonte che attacca a capo basso
per difendere
il mio piccolo pezzo di terra,
spaurito possedimento del cuore
che si chiama Dignità.


Autore: Suomii

2 commenti:

Natalie ha detto...

E poi io sono poetessa...
Mi hai fatto piangere con questa poesia. Forse perche' mi riguarda personalmente, forse perche' il 21 agosto sono tornata nel mio paese dopo 11 mesi di vita in Italia, perche' quel giorno scadeva il mio permesso di soggiorno. Il pezzo di plastica non capiva il mio dolore quando dovevo lasciare tutto cio' che e' diventato mia vita in quegli 11 mesi. E va bene cosi' perche' e' un oggetto, perche' in se' non ha nessuna traccia umana. Ma quelli che lo hanno fabbricato e che me l'hanno imposto soltanto perche' sono nata nel paese sbagliato? Sono anche loro oggetti disumani?
Scusami per lo sfogo...
Complimenti per la tua creativita', gli orecchini sono irresistibili...
Un saluto dalla mia cella :)

Natalie ha detto...

Grazie per il tuo commento e soprattutto che ancora una volta mi hai fatto capire che eppure ci sono persone capaci di sentire e di solidarizzare con i meno fortunati.
Capisco ogni governo che cerca di proteggere il territorio e la propria nazione dagli "intrusi", ma non capisco perche' sotto "intrusi" si intende "extracomunitari"? Non ci sono tra i comunitari assasini, stupratori, ladri, maniaci ecc.? Siamo meno uomini di voi comunitari?
Comunque, io non rinuncio. Trovero' il modo di avere il diritto alla vita che mi piace.
Intanto mi godo l'inizio dell'autunno :) Almeno a quello abbiamo tutti il diritto.

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