
Dio Padre,
perchè gli uomini attentano alla mia vita?
Sono un uomo onesto;
nel mio Paese,
mi rispettano,
le donne della mia famiglia,
ascoltano le mie parole
come se solo benedizione dovessero profondere;
i miei fratelli mi preparano da mangiare,
mi lavano i vestiti e mi appellano
"Sir" signore, eppure nelle mie vene
scorre il loro stesso sangue.
Sono un capofamiglia,
non l'ho scelto, non l'ho voluto.
Si aspettano da me il cibo,
i vestiti, una guida che indichi la
strada da percorrere.
Dio Padre,
sono qui, ora,
lontano dalla mia Terra,
con un pacco di fazzolettini,
ad un angolo della strada,
vicino ad un supermercato.
Devo solo sorridere, per l'ennesima volta,
sorridere umilmente, con il capo leggermente
abbassato, per convincere
quella donna con la spesa a darmi 1 euro.
Dio Padre,sono qui, ora,
tra questi poliziotti, che mi scavano nelle
tasche, che mi chiedono come mi chiamo,
che mi imprimono il dito nell'inchiostro e
mi fotografano di profilo.
Sono peggio di un criminale,
e il mio crimine è vivere.
Dio Padre,
sono qui, ora,
gli occhi aperti sulla vita,
le mani stese e spalancate,
il cuore in tumulto,
pronto alla mia battaglia,
perchè io,
con il respiro pulsante nei polmoni,
sono spinto in avanti,
una freccia che non può guardare indietro,
un bisonte che attacca a capo basso
per difendere
il mio piccolo pezzo di terra,
spaurito possedimento del cuore
che si chiama Dignità.
Autore: Suomii